Daniela Comani (Bologna, 1965)
studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 1993 consegue l’MFA all’Università delle Arti di Berlino. Il suo lavoro si concentra su temi quali storia, identità e stereotipi sociali, tematiche che l’artista elabora in un ambito multimediale utilizzando il medesimo linguaggio di quei mezzi di comunicazione che si fanno interpreti, nel nostro quotidiano, di valori sociali e consuetudini culturali.
Tra le sue opere principali si ricordano Sono stata io. Diario 1900-1999 dove Comani racconta in prima persona avvenimenti storici, politici e culturali avvenuti nel XX secolo utilizzando la struttura di un diario privato; nella serie fotografica Un matrimonio felice, work in progress dal 2003, mette in scena, giocando con gli stereotipi di genere, la vita quotidiana di una coppia interpretandone entrambi i soggetti. Ancora, nella serie Novità editoriali a cura di Daniela Comani, l’artista rielabora i titoli dei romanzi classici attraverso un’inversione di genere dei protagonisti facendoci rileggere in maniera completamente nuova i romanzi più importanti della letteratura occidentale.
Vincitrice di diversi premi e borse di studio, l’artista partecipa a numerose collettive e personali in Italia e all’estero. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia per il Padiglione di San Marino. Nel 2022 inaugura la personale You Are Mine, Galleria Nazionale, Roma; nel 2023 presenta la personale Planet Earth: 21st Century, Museo Folkwang, Essen. Le sue opere sono presenti, tra le altre, nelle collezioni permanenti di MAMbo, Bologna; Kupferstichkabinett Musei Statali, Berlino; Museo on the Seam, Gerusalemme; Musée Les Abattoirs, Tolosa; Academy Museum of Motion Pictures, Los Angeles; Museo Folkwang, Essen; the MET, New York. Dal 1989 vive e lavora a Berlino.
Studio G7 ha dedicato all'artista le personali Double Drawings, 1996; Souvenirs 1999, 1999; Novità editoriali a cura di Daniela Comani, 2009; My Film History - Daniela Comani’s Top 100 Films, 2014; THE BEGINNING THE END / L'INIZIO LA FINE, 2021.
