Caterina Morigi (Ravenna, 1991)

vive e lavora a Bologna. Ha studiato allo IUAV di Venezia e all’Université Paris8-Saint Denis. Si laurea nel 2013 con la tesi Cosa devo Guardare (relatore Guido Guidi), indagando il rapporto tra essere umano e paesaggio. Sin dagli anni di formazione, si muove per residenze artistiche in Italia e all’estero, tra cui a Spira (GR) per la mostra personale Siamo umani non progressioni geometriche, a Parigi per Seuils Sensibles, a Napoli alla Fondazione Archivio Casa Morra. Nella sua pratica comprende spesso la collaborazione con centri scientifici (LAMA–Laboratorio dei materiali antichi dell’Università IUAV) e attualmente con i ricercatori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli e dell’Università di Bologna. La ricerca di Caterina Morigi si concentra sulle declinazioni della materia, mantenendo l’attenzione verso i suoi aspetti meno evidenti, talvolta celati all’interno. Per affrontare la sostanza delle cose, si serve di uno sguardo ravvicinato, osservando l’effetto del tempo sulle forme, in superficie e in profondità, facendo in modo che l’opera sia sempre dipendente dalle sue trasformazioni fisiche e connessa con lo spazio circostante, da cui proviene, in maniera sensoriale e di significato. La sua pratica prevede l’inclusione, alla maniera dei flussi carsici, di riferimenti dal passato, dalla storia dell’arte e dell’architettura e la sovrapposizione di organico e inorganico per sondare la futura relazione tra uomo e natura.

Le sue opere sono state esposte presso MAMbo (Bologna), Archivio Casa Morra (Naples), Villa Della Regina (Turin), Mucho Mas! (Turin), MAR (Ravenna), BACO (Bergamo), Museo Nazionale della Montagna (Turin), Fondazione Bevilacqua la Masa (Venice), Video Sound Art Festival (Milan), Museo Carlo Zauli (Faenza).

Nel 2022 è vincitrice del Premio Combat.

Studio G7 ha dedicato all'artista la doppia personale CATERINA MORIGI | MARIATERESA SARTORI, a cura di L. Lamonea.

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